PAESAGGIO VENETO
Dalle Dolomiti al mare, il paesaggio veneto si placa, allungandosi ed appiattendosi. Questa evoluzione avviene in poche decine di chilometri ed è facilmente avvertibile. Si scende dalle alte vette dolomitiche agli altopiani, Cansiglio, Asiago, Pasubio, o Lessinia, verso sud o sud-est, e il paesaggio cambia continuamente. Dalle balze e dalle forre, con i torrenti incassati sul fondo di valli dirupate, in breve si perviene alle colline che abbiamo imparato a conoscere in Tiziano e Giorgione, vivaci di scorci e di fantastiche vigne. Quindi la piana, ancora mossa con lieve vibrare di altre vigne, boschetti di meli e ciliegi, fin sulla soglia del grano e del sorgo, i filari di gelsi e le pioppete della Bassa. Si seguono i fiumi e si perviene alle loro foci con i canneti e le lagune. La ferace campagna veneta, almeno quella sopravvissuta al proliferare delle piccole zone industriali, con i loro alacri quanto brutti capannoni, oggi spesso abbandonati, è cambiata profondamente in questi ultimi cinquant’anni. L’Arcadia delle ville è dissolta. Fortunatamente sono rimasti gli asparagi, i peperoni, e le infinite ortaglie -sovrani i radicchi- che hanno reso famosa questa terra. E infine, su tutto, i grandi vini, dall’Amarone al Cartizze, dal Pinot al Sauvignon, dal Merlot al Cabernet a coronare la grande cucina di questa terra generosa. E le piccole affascinanti città murate e alcune delle più belle e importanti città d’Italia, Verona, Vicenza, Padova. E Venezia. Per molti, questa fantastica terra è tra le più belle del mondo.